Il Coro Polifonico “Luca Marenzio” si è costituito nel 1968 a Darfo Boario Terme, Brescia, sotto la guida di Lino Chiminelli che lo ha diretto fino al 1992. Al fondatore sono succeduti Luigi Marzola, Giovanni Duci, Francesco Gatta, Alberto Donini e Juri Lanzini; attualmente la direzione è affidata ad Alberto Donini.
Ha in repertorio composizioni sacre e profane, principalmente a cappella, che vanno dal Medio Evo ai giorni nostri.
Sin dai primi anni di attività ha sostenuto concerti e partecipato a Rassegne di prestigio, in Italia e in Europa, con apprezzamenti di critica e pubblico confermati dai premi conseguiti nei maggiori Concorsi europei (Arezzo, Ravenna, Gorizia, Spittal an der Drau, Tours, Palazzo Pignano, Riva del Garda).
Ha collaborato con diversi gruppi strumentali, tra i quali l’Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, l’Orchestra Vox Auræ di Brescia, il Gruppo fiati Musica Aperta di Bergamo, l’Orchestra Amici del Conservatorio di Darfo Boario Terme.
Negli anni ‘90 ha eseguito più volte la Messa di Requiem K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Messa da Requiem in Sol minore di Johann Simon Mayr; nel 2003, in più repliche, si è esibito a Brescia con brani a cappella o accompagnati al pianoforte da Alberto Ranucci; dal 2004, sotto la direzione di Alberto Donini, ha tenuto numerosi concerti proponendo nuovi repertori di musica sacra del periodo romantico europeo, e interpretato brani di Franz Schubert, raramente eseguiti in Italia, accompagnati al pianoforte da Alberto Ranucci.
All’attività concertistica, frutto di prove assidue, affianca lo studio e l’affinamento della vocalità iniziati con Lino Chiminelli, proseguiti con Luigi Marzola, Alberto Donini e la collaborazione di Lia Serafini.
L’impegno costantemente profuso nella diffusione della musica corale sostiene, oltre l’attività concertistica, iniziative didattiche e di preparazione musicale. E’ particolarmente sentita la formazione di una nuova generazione di giovani voci: l’idea è di coltivare e interessare giovani studenti perchè si appassionino al canto corale, indirizzando le loro potenzialità musicali per poter diventare cantanti in ensemble professionali, contrariamente ai Conservatori di musica che tendono ancora ad adattare la propria formazione verso la carriera solistica.
